Si tratta dei lavori di ampliamento dell’area protetta Val di Rose con costruzione di numerosi nuovi habitat palustri tutto intorno al primo piccolo nucleo realizzato nel 1996.
Fra questi nuovi ambienti vi è anche un ampio bacino di circa 5 ettari che è stato progettato in concomitanza con la realizzazione di una cassa di espansione idraulica per il contenimento delle acque di pioggia del Polo Scientifico Universitario.
A circa venti anni dalla realizzazione dei primi piccoli invasi destinati alla riproduzione degli Anfibi (intervento di compensazione ambientale relativo alla scomparsa delle originali bassure umide in seguito alla realizzazione degli edifici dell’Università) questa area è stata nuovamente interessata da un progetto finalizzato alla ricostruzione dell’antico paesaggio tipico della pianura.
Le nuove dimensioni e l’insieme degli interventi eseguiti hanno permesso di aumentare notevolmente la “funzionalità” di questo luogo sia dal punto di vista ecologico che paesaggistico. Non solo si hanno quindi nuovi ambienti a disposizione per le locali popolazioni di Anfibi ma, data l’ampiezza, questi sono divenuti di grande interesse anche per altre classi faunistiche fra cui gli Uccelli.
Il nome dato a questo intervento intende sottolineare sia la diversa nuova scala di riferimento che può ricordare il percorso di evoluzione dei Vertebrati, sia l’aspetto rivoluzionario di questo tipo di azione. In una pianura fortemente degradata dall’agricoltura di tipo intensivo, su cui incombe ancora costantemente il forte rischio di perdita di suolo libero a favore di nuove costruzioni, questo tipo di progetto è infatti la dimostrazione rivoluzionaria e al tempo stesso concreta dell’esistenza di altre vie di sviluppo, tutela e valorizzazione del territorio.
Categoria
Autore
Carlo Scoccianti
Area di intervento
Zona limitrofa all’Oasi WWF Val di Rose, Sesto Fiorentino (FI). L’opera in oggetto ha permesso di estendere di molti ettari l’area protetta.
Stato ante operam
Campi coltivati con metodi intensivi, con presenza di alcune strutture, costruite abusivamente, utilizzate come appostamenti fissi da caccia.
Tipo intervento
Realizzazione con mezzi meccanici di nuove ampie zone umide fra cui acquitrini, prati umidi, stagni e un bacino lacustre di circa 5 ettari.
Demolizione delle strutture abusive utilizzate come appostamenti fissi da caccia.
Realizzazione di sentieri attrezzati per le visite.
Stato di avanzamento
Opera conclusa nel mese di ottobre 2013.
Principali Enti coinvolti
- Università degli Studi di Firenze
- Comitato per le Oasi WWF dell'Area Fiorentina
Principali bioindicatori utilizzati nel monitoraggio della funzionalità ecologica dell'opera:
- Anfibi: rifugio e riproduzione.
- Limicoli: sosta durante le migrazioni, rifugio.
- Anatidi: sosta durante le migrazioni, rifugio.