Un ampio stagno viene creato in un piazzale di cava dismesso: è l’antico paesaggio che rinasce dopo molti anni di compromissione del territorio.
In ordine di tempo questo intervento è solo l’ultima delle modifiche indotte dall’uomo nella zona. Esso è però anche l’unico che getta un ponte attraverso la storia perché conferisce di nuovo un senso al toponimo locale “Stagno” ricostruendo un ambiente che localmente non era più presente da decenni a seguito delle bonifiche.
Sono noti, anche se non frequenti, casi di riabilitazione dell’antico nome (“toponimo”) di un luogo dopo anni di non utilizzo. In questo caso invece a un luogo, che porta ancora l’antico nome, vengono restituite la qualità e la bellezza del paesaggio originario.
Dal punto di vista estetico l’intervento si delinea come un potente punto di riferimento anche nei confronti dell’intera area a “parco periurbano” istituita nei dintorni. L’aspetto sereno e allo stesso tempo accogliente del nuovo luogo contrasta infatti fortemente con la geometria inutilmente forzata delle aree circostanti, dovuta alle troppo numerose aree di sosta attrezzata con tavoli e panchine, all’ampio tracciato della pista ciclabile in mattonelle di cemento, agli innumerevoli lampioni infitti nei prati, ai disordinati orti privati confinanti, etc.
Categoria
Autore
Carlo Scoccianti
Area
Stagno, Lastra a Signa (FI).
Stato ante operam
Area abbandonata (ex piazzale di una cava di ghiaia).
Tipo intervento
Costruzione di una zona umida ad allagamento stagionale all’interno di una vasta area destinata a parco pubblico periurbano.
Stato di avanzamento
Opera conclusa nel 2005.
Principali Enti coinvolti
- Comitato per le Oasi WWF dell'Area Fiorentina
- Comune di Lastra a Signa
- Publiacqua S.p.A.
Principali bioindicatori utilizzati nel monitoraggio della funzionalità ecologica dell'opera:
- Anfibi: luogo di rifugio e riproduzione.
- Limicoli: sosta durante le migrazioni.
- Rallidi: sosta durante le migrazioni, nidificazione.